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Trend del mercato ittico

Quattro chiacchiere con il nostro AD Andrea Eminente

Ora che siamo nel 2024 possiamo iniziare a tirare le fila di ciò che abbiamo visto accadere finora nel mercato delle conserve ittiche. Molti trend già visti negli anni precedenti si confermano, ma come risponderanno le aziende del settore rispetto a questi mutamenti – che si fanno sempre più repentini?

Per capirlo, abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con l’Amministratore Delegato di Unifrigo Gadus Spa, Andrea Eminente: non soltanto la persona che guida l’azienda oggi facendole affrontare le sfide contemporanee (economiche e di preferenze dei consumatori) ma anche colui che ha ereditato un’azienda fondata dai suoi avi e con quasi 150 anni di esperienza nell’importazione e commercializzazione di prodotti ittici.

Quale sarà il tema dominante del mercato delle conserve ittiche, nel 2024 e in futuro?

Il tema centrale – ma questo ormai già da tempo – è il costo dell’olio d’oliva, che in Italia è il più apprezzato per le conserve. Siamo arrivati a costi elevatissimi per l’olio d’oliva. A questo punto, per sostenere i costi, le strade sono due: aumentiamo il prezzo del prodotto finito, scaricando il “peso” sul consumatore; oppure cambiamo olio, mantenendo sempre intatta la qualità di conservazione e di rispetto del prodotto.

Dato che il consumatore è già in difficoltà, non sarebbe sostenibile la prima ipotesi; quindi, viriamo sull’utilizzo delle conserve in olio di semi, che incrementeranno le vendite.

Noi andremo a proporre un prodotto totalmente nuovo: i Filetti di Tonno in vaso vetro 250g in olio di semi, un prodotto Marca Scudo, il primo vaso vetro di questo brand.

Per i consumatori: qual è l’utilizzo migliore delle conserve ittiche in olio di semi?

Io personalmente consiglio ai consumatori di acquistare i prodotti conservati in olio di semi e poi condirli a casa con un buon olio di oliva. Io stesso nella mia cucina faccio così.

Ci sono dei vantaggi in questo: permette di risparmiare all’acquisto senza rinunciare al gusto. Infatti, l’olio ha principalmente la funzione di un liquido di governo per conservare il prodotto e la qualità dell’olio di oliva che un consumatore attento acquista per il proprio consumo domestico è certamente migliore di quello utilizzato per le conserve quindi acquistare in olio di semi e condire dopo con un buon olio di oliva, secondo me, è un ottimo consiglio. Sincero e molto avveduto da chi lavora in questo ambito ma consuma anche il proprio prodotto.

E se proprio qualcuno è tradizionalista e non si convince?

Se proprio i tradizionalisti non si convincono, perché vogliono acquistare prodotti solo ed esclusivamente in olio di oliva abbiamo, ci possono anche essere soluzioni commerciali.

Per esempio, noi, proprio per venire incontro a ogni tipo di esigenza dei nostri consumatori, abbiamo pensato a una soluzione che permette di contenere i costi: un Tonno Tris 60gx3 anziché il tradizionale formato 80gx3.

Qual è il punto qui? Il formato è solo apparentemente più piccolo ma in realtà i 20g in meno sono solo di olio: diminuiamo la quantità di olio senza intaccare la quantità di prodotto. Questa, secondo noi, è una soluzione ottima non solo perché mantiene i costi contenuti – usando meno olio d’oliva – ma anche perché dà al consumatore un prodotto fondamentalmente anche meno grasso.

Allo stesso modo proporremo come formato il bis 140gx2 anziché il tradizionale 160gx2.

Consideriamo che, quando si apre una scatoletta di tonno la maggior parte di olio viene sprecata\buttata poiché ha una funzione unicamente di conservare il prodotto e non condirlo. Quindi questa soluzione permetterà ai nostri consumatori di risparmiare all’acquisto senza rinunciare alla qualità o quantità di prodotto che mangeranno, e anzi non dovranno sgocciolare il prodotto – che a volte è anche un fastidio, lo dico per esperienza.

Finora solo soluzioni retail. Quali sono i trend – e le proposte Unifrigo Gadus – per l’horeca?

Un settore che nel 2023, abbiamo notato, ha avuto un boost molto importante a livello di richieste è quello del catering. Non nego che, nel nostro caso, ha pesato per una percentuale non trascurabile. Probabilmente è uno dei fattori che ha portato a far crescere il nostro fatturato come mai prima, passando da 37 milioni di euro nel 2022 a 40 milioni di euro nel 2023.

Proprio per il catering abbiamo pensato a una latta di 1630g in olio d’oliva, sostituendola alla tradizionale 1730g. Usando lo stesso principio del retail, anche qui andremo a ridurre solo la quantità d’olio, preservando la quantità di tonno che è 1350g – questo devo dirlo: è una quantità anche maggiore di molti concorrenti che propongono uno sgocciolato da 1250g.

Se possibile, qui l’idea potrebbe funzionare ancora di più e supportare ancora meglio i nostri clienti perché nel catering la tendenza a sgocciolare subito tutto il tonno per usarlo nella preparazione è ancora più elevata.

Ecco, se posso, questa è la nota caratteristica di Unifrigo Gadus, un po’ quello che ho imparato stando da sempre in azienda con mio padre e mio nonno: siamo partiti da un trend, possiamo dire, problematico di settore – il costo dell’olio d’oliva – e siamo arrivati a dare un servizio in più, un vantaggio, ai nostri clienti. Ma non solo: perché quell’olio che togliamo dalle confezioni non è solo risparmiato in termini economici ma anche in termini di sostenibilità. Andrebbe comunque sprecato.

A proposito di trend attuali, la sostenibilità è uno di quelli. Come procede Progetto25, la partnership con l’Università Parthenope di Napoli?

Abbiamo concluso la prima fase, l’analisi della parte sociale. Sono emerse esigenze dei lavoratori che abbiamo prontamente preso in carico.

Un’attività a cui tenevamo molto e che oggi abbiamo realizzato, anche grande al confronto con i nostri dipendenti e collaboratori, è stata la realizzazione di nuovi uffici a Novi Ligure e a Gricignano, per avere un luogo di lavoro migliore e più confortevole: sale mensa, aree comuni per favorire gli incontri e le riunioni.

Abbiamo deciso anche di aumentare gli scambi, le visite e i meeting fra i collaboratori di Novi Ligure e quelli di Gricignano di Aversa: vorremmo lavorare a una migliore integrazione e aggregazione. Vorremmo che le due diverse esperienze lavorative e anche le due diverse visioni di questo mercato si incontrassero.

Devo dire che oggi lo stabilimento su cui ci stiamo concentrando maggiormente è quello di Novi Ligure, con nuove sale di lezione per la formazione dei dipendenti e della rete vendita: così siamo ancora più precisi, disponibili e preparati nelle risposte e nelle soluzioni da dare ai nostri clienti e al mercato. Poi passeremo all’ampliamento e alla riqualifica delle aree verdi, sia per i momenti di relax dei dipendenti all’aperto che per i nostri amici a quattro zampe, quando ci sono.

Tutto questo poi verrà realizzato anche nello stabilimento di Gricignano, col tempo e sempre in accordo alle specificità del luogo.

Dopo questa fase, passeremo alla valutazione dell’impatto ambientale. Un passo alla volta, per garantire sempre la stabilità economica, l’innovazione tecnologica e di prodotto e il miglior ambiente di lavoro.

Altri trend di prodotto, lato consumatore?

Te ne dico uno specifico. È qualcosa su cui ci siamo già allineati da tempo, e cioè la velocità e la semplicità. Abbiamo creato un’intera linea di prodotti proprio per venire incontro alle esigenze di quel target di consumatori che desidera un buon prodotto facile da mangiare.

Quest’anno punteremo su un prodotto, secondo me, molto interessante: il Tonno in olio d’oliva 120g easy peel. Ha il vantaggio di essere venduto in scatoletta singola, ma in un cartone espositore. Quindi il rivenditore può proporre un packaging molto accattivante – qualcosa che gioca un ruolo fondamentale in ambito marketing e commerciale – mentre il consumatore può portarsi a casa la quantità che gli occorre senza essere obbligato a prendere per forza un bis o un tris.

L’apertura facilitata dell’easy peel, poi, rende il consumo più sicuro – è impossibile tagliarsi come con l’easy open, ad esempio – e semplice. Apri e mangi. Esattamente la filosofia di Marca Scudo.

Questo era il primo, e l’altro trend?

Piuttosto vicino a quello di prima: il congelato. Moltissimi di noi vivono in grandi città, vanno sempre di corsa, non vanno più al supermercato (o al mercato) diverse volte. Spesso vanno una sola volta, acquistano e poi “vivono di rendita” mettendo tutto in congelatore. Il mercato si sta avviando a sperimentare molto da questo punto di vista. E vorrei sottolineare una cosa fondamentale: smettiamola di pensare che il prodotto congelato è meno buono del fresco, anzi.

Il mercato dei prodotti congelati è in costante aumento sia per il retail che per il catering. La praticità, la sicurezza, il continuo incremento di qualità sta portando a un costante sviluppo di questo segmento di mercato. Per dare ai consumatori che vogliono queste tipologie di prodotti, abbiamo totalmente rivisto la nostra cella dedicata a questi prodotti a Novi Ligure, aggiornandola nelle strutture. Nello stabilimento di Gricignano di Aversa abbiamo invece implementato una nuova linea di produzione dedicata esclusivamente ai prodotti congelati.

Questo ci ha dato l’opportunità di proporre una vaschetta da 300g di Merluzzo Nordico e una confezione di Filetti di Salmone da 125g in SKIN dedicate al retail; per il catering, invece, abbiamo pensato ai Cuori di Merluzzo Nordico e una busta totalmente nuova di Tranci di Merluzzo Nordico da 1kg realizzata con una modernissima macchina flowpack verticale.

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